Non ce lo ricordiamo spesso, eppure il nostro paese per moltissimo tempo è stato un paese di emigrazione, e questa stessa emigrazione si è rispecchiata nella letteratura, ma anche nell’arte.
Non solo i diari di chi si trasferiva all’estero, i libri dei grandi autori, ma anche dei quadri e delle opere interamente dedicate al fenomeno dell’emigrazione. Gli italiano sono emigrati in particolare durante il periodo Ottocento e Novecento. Le motivazioni erano principalmente economiche, difatti nella grande maggioranza ad emigrare era soprattutto persone provenienti dal sud Italia.
Ma non si emigra solo per questioni economiche: anche la politica gioca un ruolo fondamentale; durante il periodo fascista c’è chi ha deciso di emigrare all’estero, perché non condivideva gli ideali fascisti o per sfuggire all’arresto.
Emigrazione nell’Arte: Opera di Angiolo Tommasi
Ma parliamo ora dei quadri sull’emigrazione. Uno dei più famosi su questo argomento è il quadro di Angiolo Tommasi, intitolato appunto Gli Emigranti.
L’opera è stata realizzata alla fine dell’Ottocento; si tratta di un olio su tela raffigurante appunto gli italiani al porto di Livorno che decidono di emigrare in cerca di fortuna oltre oceano. Le due Americhe erano infatti la meta privilegiata di queste emigrazioni.
Possiamo notare nei volti delle persone molta malinconia per il paese che si sta lasciando, e soprattutto molta umiltà. Le persone vestite con abiti poveri aspettano il momento di salpare verso una destinazione pressoché ignota. Dobbiamo pensare infatti che in quel periodo non c’erano tutte le informazioni che si sono oggi.
Chi partiva era consapevole che lo aspettava un lungo viaggio faticoso, ma non sapeva in cosa si sarebbe imbattuto, se non attraverso delle lettere spedite magari da familiari e amici che avevano già emigrato.
Emigrazione nell’Arte: Opera di Raffaello Gambogi
Altra opera importante e di riferimento per questa tematica è sicuramente quella realizzata dall’artista Raffaello Gambogi, intitolata anche questa Gli Emigranti.
Esattamente come nell’opera di Tommasi, viene descritto il momento di attesa nel porto di Livorno; le persone che stanno per viaggiare sono umili e sperano di trovare lavoro all’esterno, nonostante le paure e la malinconia di lasciare il proprio paese.
Il quadro trasmette tutta l’angoscia del momento, con il papà che cerca di consolare le proprie figlie, e la madre che si abbandona ad un pianto sommesso.
Questi quadri rappresentano la disperazione e la lieve speranza di persone che non hanno ormai alcuna speranza e che decidono di imbarcarsi verso l’ignoto.