Palude Stigia di Dante

dante alighieri

La palude stigia di Dante Alighieri è una zona dove vengono puniti gli iracondi, ossia coloro che in vita hanno avuto una naturale predisposizione all’ira, alla rabbia.

Nel canto infernale di Dante gli iracondi sono in questa palude dove ribolle un’acqua mista a fango, un pantano. All’interno di questo pantano troviamo tutte quelle persone che in vita sono state sconfitte e sopraffatte dall’odio, le quali si picchiano a vicenda per sfogare l’ira.
Al di sotto di queste persone troviamo altri tipi di iracondi, che non sfogano la propria ira con pugni e schiaffi, ma che covano l’ira dentro di loro, facendo ribollire lo stagno.

La palude si forma dal fiume Stige, e appare nei canti VII, VIII e IX dell’inferno descritto da Dante nella Divina Commedia.
Gli iracondi vengono portati attraverso il fiume Stige nella palude dantesca per scontare la loro pena eterna; il nome del traghettatore di queste anime è Flegias, figura della mitologia greca.

Palude Stigia degli Iracondi: Filippo Argenti

Uno degli iracondi descritto e nominato è Filippo Argenti, fu soprannominato Argenti perché aveva voluto far ferrare il proprio cavallo con l’argento.
Il momento dell’incontro tra Argenti e Dante nella Divina Commedia è drammatico: Alighieri di avvicina a Dante mentre sta traghettando il fiume e gli domanda perché si trova lì.
Alighieri risponde con parole di condanna nei confronti dell’iracondo, il quale alla fine del canto viene dilaniato dagli altri condannati.

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