Tutti noi amiamo la musica, ne esiste di ogni genere e per tutti i gusti. Quante volte mentre siamo felici o tristi ascoltiamo le nostre canzoni preferite? Davvero tante.
La musica ci ricorda momenti del passato o ci permette di sognare il futuro; proprio per questa sua caratteristica l’arte della musica viene ad oggi usata anche come terapia.
La musicoterapia è un modo per educare o riabilitare attraverso l’utilizzo di strumenti, suoni, voci. Per chi è più indicata questo tipo di terapia? Non esistono regole generali, tuttavia si è potuta appurare che nella maggior parte dei casi la terapia in musica funzionava su persone con problemi legati alla depressione, all’autismo, alla dislessia.
Ovviamente prima di iniziare questo tipo di percorso è bene sentire il parere del proprio medico o specialista. Ci sono infatti molte attività oltre alla musicoterapia che possono portare agli stessi benefici.
Musicoterapia in Italia
In Italia abbiamo la Federazione Italiana Musicoterapeuti che organizza eventi e corsi in musica. L’ente è accreditato dal Ministero dell’Istruzione Italiano e puoi controllare tutti gli eventi e corsi in programma attraverso il sito ufficiale musicoterapia.it.
Enti come questo dimostrano anche che dietro ci sono specialisti e professionisti del settore. Non bisogna pensare infatti che la terapia in musica sia un mestiere per tutti e facile da sbrigare.
In Italia la figura professionale del musicoterapista deve ottenere una certificazione di Musicoterapia per poter insegnare; è possibile seguire dei corsi per imparare questa professione, come ad esempio quello organizzato dal FIM, corsi che permettono di accedere all’esame per la certificazione.
Musicoterapia Passiva o Recettiva
La musicoterapia passiva è una delle modalità con cui viene effettuata la terapia; si tratta di un ascolto guidato, non è quindi prevista la partecipazione attiva come ad esempio suonare uno strumento, ma solo quella ricettiva.
Si tratta in ogni caso di un altro metodo valido da sperimentare.